CAGLIARI - “Una questione troppo spesso presa sottogamba – sottolinea il presidente di Coldiretti Cagliari Efisio Perra – ma che rappresenta per le aziende agricole una calamità perché sono sempre più frequenti i casi in cui si ritrovano ad assistere inermi alle scorribande di cinghiali, cervi e cornacchie, solo per citare alcuni esempi e che devastano e pregiudicano il lavoro dei campi dal Sarrabus all’Arburese e oramai in tutta la Sardegna”.
“Ma non sottovaluterei – dice il Presidente - l’incolumità dei cittadini come ci dimostrano gli episodi dei giorni scorsi tra cui quello che ha visto coinvolto un giovane medico incornato da un cervo”.
“E’ giunto il momento di agire concretamente – continua Efisio Perra –. Come organizzazione insistiamo per la convocazione di un tavolo da parte della Giunta regionale in cui si dia vita ad un coordinamento tra le associazioni agricole, gli assessorati regionali all’Agricoltura e all’Ambiente e i diversi enti competenti in cui affrontare il problema sia per l’immediato che per il lungo termine”.
Le proposte la Coldiretti le ha messe in campo da diverso tempo. “Per l’immediato reputiamo indispensabile un equo ristoro per le imprese che hanno subito danni che purtroppo non si limita alle sole colture ma si allarga sempre di più anche agli strumenti di difesa passiva posti in essere dalle imprese: cannoni sonori, gabbie e reti elettrificate”.
Per il lungo termine “proponiamo azioni più efficaci per il controllo delle popolazioni degli animali dannosi. Inoltre – ricorda Vito Tizzano Direttore di Coldiretti Cagliari - le recenti modifiche alla normativa comunitaria rendono finalmente compatibili con il mercato interno Europeo ulteriori percorsi quali le assicurazioni agevolate, per le quali è possibile ricorrere ai fondi della PAC per il periodo 2014-2020, e gli stessi interventi di indennizzo”.
13 Ottobre 2014
Danni provocati dalla fauna selvatica