IGLESIAS - Riesplode la blue tongue e sugli allevamenti cresce l’allarme per il diffondersi dell’epidemia che dodici anni fa aveva decimato le aziende zootecniche dell’Iglesiente, creando problemi in serie ad un’economia da cui dipende in parte il territorio. Le problematiche relative al riesplodere della lingua blu sono state affrontate ieri mattina presso la sede della Coldiretti, alla presenza del presidente provinciale Efisio Perra, del direttore regionale Luca Saba e del direttore provinciale Vito Tizzano. All’incontro hanno partecipato i presidenti e consiglieri sezionali dell’organizzazione, evidentemente preoccupati dalla grave situazione che sta imperversando da qualche tempo sulle aziende zootecniche. Nelle ultime settimane il fenomeno è prepotentemente riapparso in tutta la sua pericolosità, colpendo decine di allevamenti, diversi dei quali già sottoposti a sequestro sanitario da parte dell’Asl 7. I dirigenti di Coldiretti hanno assicurato tutto l’impegno dell’organizzazione, annunciando il provvedimento appena varato dal consiglio regionale che ha stanziato una somma complessiva di diciotto milioni di euro in favore delle aziende colpite. Gli stessi dirigenti hanno tuttavia evidenziato la necessità di un’azione tempestiva da parte delle Asl, con l’obiettivo di eseguire quanto prima gli interventi di profilassi e le bonifiche dei territori che possano in qualche modo prevenire, per quanto possibile, il diffondersi della malattia che ad oggi, a livello regionale, conta la presenza di 2500 focolai e la morte di alcune migliaia di capi. Nel corso dell’incontro è stata inoltre sottolineata la necessità di un comportamento univoco da parte dei servizi veterinari della Regione e la tempestività di intervento per evitare il diffondersi di una malattia che, ancora una volta sta mettendo in ginocchio uno dei comparti produttivi del’intera isola.
- Tratto dall'articolo de La Nuova Sardegna