IGLESIAS - Burocrazia e ritardi stanno mettendo in ginocchio le aziende colpite dalla blue tongue. Mentre viene salutato con favore il piano straordinario che rende disponibile la somma di diciotto milioni di euro, alle aziende zootecniche del Sulcis iglesiente che nel 2012 hanno subito i danni della febbre catarrale ovina tardano ancora ad arrivare gli indennizzi. Una situazione divenuta ormai insostenibile anche alla luce della nuova proliferazione del virus che sta interessando decine e decine di aziende. Sui mancati indennizzi nel Sulcis Iglesiente non è chiaro cosa sia successo, tant'è che alla Coldiretti vogliono vederci chiaro. «Non è più sostenibile che a distanza di un anno alle aziende del Sulcis Iglesiente colpite dalla blue tongue ancora non siano giunti gli indennizzi previsti», lamentano il presidente Efisio Perra ed il direttore Vito Tizzano di Coldiretti Cagliari. «Vogliamo capire cosa stia succedendo e per quale motivo ancora oggi non siano stati erogati i denari agli allevatori. Chiediamo immediate risposte – aggiungono Perra e Tizzano – e lunedì ci recheremo negli uffici dell’Argea per avere chiarimenti». Un ultimatum alle istituzioni interessate alle procedure di pagamento che ultimamente si erano scontrate con un procedimento particolarmente farraginoso. Una procedura che negli ultimi tempi pareva tuttavia superata tant’è che si pensava fosse stato tutto risolto. Poi la snervante attesa che giorno dopo giorno si è trasformata in protesta che in assenza di risposte certe vede l’organizzazione agricola annunciare una mobilitazione affinchè sia snellito il sistema burocratico degli indennizzi e siamo rese immediatamente disponibili le somme stanziate in favore degli allevatori.
- Tratto da La Nuova Sardegna