CAGLIARI - Come preannunciato in occasione della giornata di mobilitazione dello scorso 20 agosto, sono state avviate le assemblee territoriali per la presentazione del progetto di rilancio e sviluppo di una filiera ovi caprina tutta agricola e tutta italiana. Nei giorni scorsi il presidente provinciale Fabio Cois e il direttore Roberto Scano, della Federazione di Cagliari hanno avviato la serie di incontri territoriali con gli allevatori delle provincie di Cagliari, Carbonia–Iglesias e Medio Campidano. Lunedì è stata la volta di Santadi e Iglesias, mercoledì Dolianova, giovedì ancora Iglesias e successivamente Senorbì. Le assemblee, che in alcuni casi ha visto inoltre la partecipazione anche della dirigenza regionale, proseguiranno la prossima settimana andando a completare il giro di incontri volti ad illustrare il progetto di rilancio e sviluppo del comparto ovi-caprino proposto da Coldiretti. Il progetto anticipato a Cagliari dal presidente Nazionale Sergio Marini punta, infatti, su una serie di interventi di tipo congiunturale e strutturale. Nell’immediato, se n'é parlato nel corso delle assemblee, si punta ad azioni di ritiro dal mercato del Pecorino Romano al fine di smaltire le eccedenze di prodotto, oltre ad interventi di ristrutturazione dei debiti, sia bancari che previdenziali ed il ripristino degli sgravi contributivi nelle zone svantaggiate. In tema di sviluppo rurale la piattaforma prevede, invece, un nuovo piano ambientale di mantenimento della produzione ovina da finanziare attraverso una rimodulazione del PSR prevedendo un incremento delle indennità compensative e la reintroduzione delle misure per il benessere animale a fronte della costituzione dell’organismo pagatore della Regione Sardegna con la semplificazione dei procedimenti amministrativi e la valorizzazione dei CAA. Previsti, inoltre, l’istituzione di un tavolo con le Regioni ed il MiPAAF per la verifica del corretto funzionamento delle O.P. e O.C. riconosciute, oltre ad un osservatorio per il monitoraggio dei flussi di latte con la collaborazione dei Nas e l’Agenzia delle Dogane. Sul fronte degli interventi di tipo strutturale sono state illustrate le modalità di intervento che prevedono una rimodulazione del PSR per il finanziamento di moderne strutture di stoccaggio, mattatoi mobili e agevolazioni al credito, oltre alla rapida istituzione della stanza di compensazione prevista del disegno di legge in corso. Fra i punti salienti della piattaforma presentata in questi giorni agli allevatori c’è anche la piena attivazione di circuiti commerciali di filiera corta con priorità nelle forniture di mense pubbliche come scuole ed ospedali. Nel corso degli incontri si è parlato, inoltre, delle azioni che possano garantire l’autosufficienza energetica degli allevamenti e dell’annosa questione delle continuità territoriale da contrastare attraverso specifiche misure che azzerino lo svantaggio competitivo sofferto dalle aziende sarde. Assieme a questo, il progetto in fase di presentazione vede anche la ridefinizione delle aree svantaggiate della Sardegna con l’inclusione dell’intero territorio regionale, la costituzione dell’Osservatorio dei costi di produzione, la valorizzazione dell’IGP agnello di Sardegna e adeguate strategie di marketing a supporto delle produzioni casearie tipiche di qualità oltre alla definizione di un percorso che ridia centralità ai Consorzi di Bonifica.
Numerosissima, come prevedibile, la partecipazione degli allevatori che nel corso degli incontri hanno contribuito a rafforzare il progetto di Coldiretti con domande e proposte che mirano ad una rapida definizione della vertenza avviata nelle scorse settimane.
3 Settembre 2010
Prezzo del latte